Enrico – abbonimento caratello 2

Domanda di Enrico:

Salve Guido.Ringrazio della gentile risposta.
Ho bisogno di un ulteriore consiglio,visto che parlando con gli amici sulla questione ognuno dice la sua,ma il fatto è che alla fine chi berra’ il vin santo eventualmente prodotto saro’ io,e credo che quando uno fa queste cose da se lo fa principalmente per avere un prodotto piu’ che genuino.
Dato che ormai ho le mani in pasta e che il barrique per vin santo in oggetto(in toscana si dice “caratello”)ha diversi anni e non è mai stato detartarizzato,lo vorrei riportare al legno(internamente)e una volta ripulito bene,versare dentro circa 10 litri di vino normale di quello che costa meno per non lasciarlo asciutto(ho un fondo troppo caldo e le doghe si potrebbero rovinare) in attesa della nuova stagione di vendemmia.
Ora il mio problema è come e con cosa fare questo delicato lavoro.
Dalle mie parti si usava la soda caustica a scaglie,io l’ho comprata ma ho un sacco di dubbi.Prima di tutto quanti etti va sciolta su quanti litri di acqua.Poi l’acqua dev’essere bollente o fredda?Poi questa soluzione,per poter agire sui residui attaccati alle pareti, per quanto tempo deve essere agitata all’interno del caratello(ha una capienza di 30 litri).Non vorrei che la soda fosse assorbita dal legno e che poi piano piano,una volta riempito, la rilasciasse nel vino.Ancora quante volte dopo avere scaricato la soluzione con la soda va sciacquato con acqua il contenitore?Fatto tutto questo mi sono anche procurato 250 grammi di acido citrico con cui fare gli ultimi sciacqui e disinfettare l’interno.Anche in questo caso mi manca la percentuale di acqua su cui miscelare i miei 250 grammi di citrico in polvere.
Chiedo scusa di tutto questo terzo grado ma io non posso fare queste cose cosi’ alla carlona come qualcuno vorrebbe fosse cosa normale. Questo metodo è sicuramente giusto se fatto con tutti i criteri necessari alla salute, che io non conosco.sicuramente i nostri vecchi non avevano tanti pensieri,facevano e via,oggi pero’ abbiamo tutti un’altra coscienza delle cose e credo che sia giusto cosi’.
Se lei conosce un sistema valido diverso,andrebbe pure bene.Sta di fatto che comunque voglio togliere perfettamente tutti i residui che sono all’interno del caratello per questo gradirei una descrizione dettagliata dei passaggi da fare.
Ringrazio veramente di cuore per l’attenzione ma,e chiedo scusa, ne ho voluto approfittare perche ho capito che ho trovato la persona giusta al mio problema e che ama questo tipo di lavoro.
Complimenti e cordiali saluti
ENRICO

Risposta:

Salve Enrico.

Veniamo alle tue domande:
la soda caustica va bene; devi preparare una soluzione dal 3 al 5 % a
seconda dei residui attaccati al legno; il lavaggio si fa a caldo in maniera
energica (l’ideale sarebbe farlo con pompa e spruzzatori); il lavaggio è
rapido, in genere bastano 1 o 2 ore; dopo risciacquare abbbondantemente con
acqua acidulata (soluzione al 2-3 % di acido tartarico, ma se vuoi usare
l’acido citrico falla al 5 %); per controllare l’avvenuta neutralizzazione
procurati cartine al tornasole e controlla l’acqua alla fine del lavaggio
che deve essere almeno leggermente acida, altrimenti ripetere il lavaggio;
se i residui e le incrostazioni sono abbondanti, prima del lavaggio, puoi
procedere alla sgrumatura manuale (con attrezzi metallici);

Per quanto riguarda la conservazione della botte, il vecchio metodo di
metterci un po’ di vino non è consigliabile perchè il vino, per lungo tempo
a contatto con l’aria, potrebbe inacidirsi e causare l’inacidimento del
legno. Meglio lasciarla aperta lasciando circolare l’aria, in un luogo
fresco ma se non puoi, allora puoi tenere la botte piena di vino (in fin dei
conti sono solo 30 lt, che tranquillamente berrai in seguito.

Ciao e a risentirci.
Guido.

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