I vasi vinari

Una giusta scelta e la corretta gestione dei vasi vinari, cioè dei vari contenitori che fanno fermentare, invecchiano o conservano il vino, è fondamentale per la qualità finale e duratura del prodotto finale. In genere si distinguono i vasi vinari in tini e botti, indicando coi primi quei recipienti che servono per la fermentazione e coi secondi quelli che invece servono (oltre alla fermentazione) alla conservazione. Oggi si tende però ad utilizzare un recipiente unico che unisce tutte le funzioni. Attualmente escludendo i piccoli recipienti come damigiane e bottiglie, i vasi vinari che si possono trovare in una cantina sono:

  1. botti o tini in legno;
  2. vasche in cemento armato (alcune ancora in muratura);
  3. serbatoi e autoclavi in ferro smaltato a caldo;
  4. serbatoi in ferro smaltato a freddo;
  5. serbatoi in poliestere rinforzato con fibra di vetro (comunemente chiamati in vetroresina);
  6. serbatoi in acciaio inox.

Un vaso vinario, per essere di buona qualità e, quindi, soggetto a consiglio di acquisto deve possedere le sequenti caratteristiche :

  • di non causare o facilitare mutamenti negativi;
  • di non cedere sostanze nocive (al vino, alla salute, al palato);
  • di essere facile da mantenere nelle condizioni ottimali per il contenimento del vino;
  • di consentire una appropriata pulizia;
  • di rispondere alle considerazioni di ordine economico.

Materiale del contenitore Caratteristiche di buona qualità e da tenere in considerazione
legno
  • porosità ben equilibrata;
  • non devono essere presenti molti nodi (punti di perdita);
  • non devono essere cedute le sostanze amaricanti dannose;
  • non devono essere cedute le resine.
cemento non rivestito
  • basso costo;
  • razionale sfruttamento degli spazi;
  • buona dispersione del calore attraverso le pareti (sei volte maggiore rispetto alle botti in legno);
  • minori perdite per evaporazione.
cemento rivestito con vernici epossidiche

Il rivestimento deve presentarsi speculare, continuo e compatto, privo di zone di attacco per muffe od altri microrganismi, facile da lavare, disinfettare e sterilizzare, consentendo di:

  • evitare cessioni di calcio, ferro, ecc.., evitando quindi qualsiasi azione del cemento sul vino ;
  • creare un ambiente neutro, in cui si può immagazzinare il vino per lunghi periodi;
  • impedire che la natura del contenitore causi fenomeni di ossidazione (soprattutto nei vini bianchi) per effetto della propria inerzia chimica;
  • evitare l’adesione del tartaro alle pareti;
  • evitare la corrosione da parte dell’anidride solforosa e carbonica nel corso della fermentazione alcolica;
  • ridurre l’impiego di manodopera nella pulizia;
  • essere “neutro” perché non trattiene né odori, né sapori, quindi si può usare sia sui bianchi che per i rossi;
  • non far registrare perdite per la loro impermeabilità.
acciaio inossidabile

L’acciaio in enologia è considerato un materiale ottimo. L’inossidabilità non è assoluta, ma può essere in certa misura assicurata. Diversi sono i processi di saldatura e quelli ammessi sono:

  • con elettrodi rivestiti;
  • in atmosfera inerte (argon ed elio);
  • con elettrodi a tungsteno;
  • a flusso elettroconduttore.
ferro smaltato Il ferro, in questo tipo di contenitori, unisce alla sua naturale robustezza un costo non eccessivo, buoni coefficienti di trasmissione termica, possibilità di costruzione rapida e precisa sia per i recipienti a pressione atmosferica, sia per le autoclavi a pressione per la spumantizzazione. I primi rivestimenti furono eseguiti mediante smaltatura con smalti a caldo a base di composti inorganici, ma possedevano delle limitazioni in sbalzi termici e fragilità. Oggi ci sono resine speciali, che hanno raggiunto un notevole grado di perfezione. Le più usate sono:

  • le formofenoliche a caldo;
  • le epossidiche a freddo.

poliestere con vetroresina

I vantaggi sono:

  • leggerezza;
  • inerzia chimica;
  • perfetta stabilità agli sbalzi termici che li rendono gli unici consigliabili, insieme a quelli in acciaio inox, per impianti di refrigerazione;
  • qualsiasi dimensionamento.

Per una produzione familiare, amatoriale

Per una produzione limitata vanno bene contenitori in acciaio o in vetroresina, sia per il costo che per la facilità d’uso, ok anche per la tipica botte in legno.

Accessori

In cantina sono necessari gli accessori come contenitori per travasi, imbuti, tubi, cestelli filtranti, etc. Aiuta avere a disposizione una piccola pompa per i travasi. Per le particolarità (es.vini dolci, spumanti) possono servire filtri a sacco o a piastre e per l’imbottigliamento vaschetta, tappatrice, etc.

Fonte ( www.vinofaidate.com/cercavini )

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