Alessio – mal dell’esca
Domanda di Alessio:
Che cos’è il mal dell’esca, come si combatte e come si manifesta sulle
viti. Grazie ed un saluto Alessio
Risposta:
Salve Alessio,
ti inoltro l’esauriente articolo presente sul nostro sito
www.vinofaidate.com nella sezione “malattie della vite”:
Il mal dell’esca della vite, definito anche apoplessia o morte improvvisa
estiva, fa parte del quadro delle malattie xilochereutiche o carie, le quali
interessano il legno e sono provocate da complessi di diversi patogeni,
deboli parassiti, favoriti da particolari condizioni dell’ambiente e della
pianta.
In particolare il mal dell’esca è una carie bianca o “distruttiva”: in
questo tipo di alterazione gli agenti fungini demoliscono i componenti della
parete cellulare, soprattutto la lignina, e provocano uno sbiancamento del
legno, che acquista consistenza fibrosa o spugnosa, con formazione di ampie
cavità.
L’infezione avviene su piante indebolite da attacchi di altri agenti
fungini, ferite, tagli di potatura, attacchi di insetti xilofagi, cancri.
Anche gli stress abiotici come gli eccessi idrici o i danni da freddo
possono favorire l’attacco.
Spesso le piante affette da carie non manifestano sintomi evidenti per
lunghi periodi. Quando l’infezione è avanzata è possibile vedere necrosi
internervali sulle foglie, necrosi sugli acini e parziali disseccamenti
degli apici nella parte più alta della chioma. A volte si può verificare,
specialmente in estate, un disseccamento rapido e improvviso dell’intera
pianta: il colpo apoplettico, dovuto al fatto che la lesione dello xilema
blocca l’approvigionamento d’acqua.
Fino a pochi anni fa il mal dell’esca era attribuito a un basidiomicete, lo
Stereum, ma il quadro recentemente è stato complicato dall’ascomicete
Botrospheria e dal deuteromicete Verticillium, di conseguenza è più corretto
parlare di un “complesso del mal dell’esca”. E’ probabile che la causa della
complicazione dell’eziologia risieda nell’utilizzo di prodotti endoterapici
come gli IBS.
L’unico modo per combattere il mal dell’esca è la prevenzione: dato che la
via preferenziale d’infezione è la potatura, è fondamentale curare l’igiene
degli strumenti e cercare di effettuare la potatura più tardi possibile, ben
oltre la vendemmia.
Ciao e a risentirci,
Guido