Spumante con il metodo classico

La spumantizzazione con il metodo classico consiste in una lentissima fermentazione in bottiglia ed in un lungo invecchiamento in presenza di lieviti.

Si possono sintetizzare le seguenti fasi:

  1. tirage o imbottigliamento del vino base;
  2. presa di spuma;
  3. maturazione sui lieviti;
  4. remuage sulle pupitres;
  5. degorgement o sboccamento.

Vediamole una per una.

1. Tirage o imbottigliamento del vino base.

Per ottenere la rifermentazione bisogna aggiungere al vino i lieviti e le sostanze che ne rendono possibile l’attività: zucchero e sali minerali.

Si utilizza sciroppo di zucchero di canna (liqueur de tirage) dosandolo in funzione del fatto che ogni 4 gr/l di saccarosio danno 1 atm di pressione; si usano quindi 24 gr/l per avere uno spumante con 6 atm.

I sali minerali sono aggiunti per favorire la moltiplicazione dei lieviti.

I lieviti, responsabili della rifermentazione, devono essere selezionati in modo da essere attivi alle basse temperature e alle alte concentrazioni di alcol, sviluppare gradevoli profumi e formare un deposito sabbioso che non si attacchi al vetro della bottiglia.

Il vino così miscelato viene imbottigliato nelle tradizionali champagnotte, tappate con l’apposito tappo corona (sotto il tappo c’è un cono di plastica, bidule, con l’apertura verso l’interno della bottiglia entro il quale, nel remuage, si raccoglierà il sedimento).

2. Presa di spuma.

Le bottiglie vengono accatastate, in posizione orizzontale, in fresche e buie cantine e nei mesi successivi, molto lentamente, i lieviti fanno fermentare lo zucchero aggiunto, liberando gradualmente l’anidride carbonica che si scioglierà completamente nel vino.

Questa fase dura circa 6 mesi.

3. Maturazione sui lieviti.

La maturazione prevede periodi che vanno da 9 mesi a 5-6 anni.

In questa fase i lieviti, trovandosi in un ambiente ostile, con zucchero esaurito, pressione interna elavata e alta concentrazione di alcol, vanno incontro ad autolisi cedendo al vino aromi caratteristici.

In questo periodo si rifanno periodicamente le cataste delle bottiglie, scuotendole (coup de poignet) per rimettere in sospensione i residui e favorire la maturazione.

4. Remuage sulle pupitres.

Terminato il periodo di maturazione, le bottiglie vengono poste inclinate sulle pupitres (cavalletti di legno con fori per la sistemazione delle bottiglie), dove vengono, giornalmente, ruotate e scosse con opportuni e sapienti colpi di polso, prima di 1/8 poi di 1/6 e infine di 1/4 di giro, aumentando ogni volta l’inclinazione.

La durata del remuage è di circa 60-70 giorni e alla fine del periodo le bottiglie sono conservate a testa in giù fino al momento della sboccatura.

5. Degorgement o sboccamento.

Le bottiglie sono ora pronte per la sboccatura, manovra che serve per espellere il deposito riunitosi nella bibule del tappo corona.

Un tempo era fatta a la volée con una stappatura veloce e decisa mentre adesso si usa il metodo a la glace dove si immerge il collo della bottiglia in una soluzione a – 25 °C che fa ghiacciare la parte vicina al tappo, contenente il deposito.

A questo punto si raddrizza la bottiglia e si stappa: il contenuto della bidule viene espulso, assieme al ghiaccio, dalla pressione.

Rapidamente si aggiunge la liqueur de expedition, si ricolma la bottiglia di quanto uscito dallo sboccamento e si tappa con il tradizionale tappo e gabbietta metallica.

La liqueur è uno sciroppo composto di zucchero, vino vecchio, mosto e qualche goccia di distillato che ha una composizione tenuta gelosamente segreta da ogni produttore.

A seconda della liqueur aggiunta lo spumante si classifica:

  • pas dosé < 1 g/l zucchero
  • brut nature < 3
  • extra brut < 6
  • brut < 15
  • extra dry 12-20
  • sec 17-35
  • demi sec 33-50
  • doux > 50

Prima di essere messe in commercio le bottiglie sono conservate ancora alcuni mesi per dar modo alla liqueur e al vino di amalgamarsi.

8 thoughts on “Spumante con il metodo classico

  • Salve vorrei sapere se per non fare alterare le qualità del vino è giusto aggiungere prima dell’ imbottigliamento del metabisolfito di potassio e se questo interferisce con la rifermentazione in bottiglia?

    Risposta
  • Buon giorno sono giorni che provo a far sciogliere lo zucchero nel vino.

    A parte mescolare in continuo con un mescolatore automatico c’è una tecnica particolare?

    Poi ho provato a fare i conti. Quindi se uso una soluzione al 75% di zucchero devo usare 5ml per bottiglia per ottenere 8 g/l in ogni bottiglia??

    Invece se sciogliessi 1 kg in 1 L di vino, sarebbe una soluzione al 50% giusto? quanta ne dovrei mettere?

    Grazie in anticipo per le delucidazioni.

    Risposta
    • Della serie ufficio complicazioni cose semplici 😀 .
      Quanti litri sono in totale? Per le rifermentazioni si ragiona a gr/ litro non gr/bott.

      Se hai disponibile una pompa x rimontar il vino ti consiglio di metter lo zucc in una travasa con un rimontaggio lo fai sciogliere.

      8 gr litro si sciolgono subito. Un mescolatore se è lento non è efficace

      Risposta
    • Se mi dice anche quanti litri sono posso darle una indicazione più precisa dello zucchero da impiegare.

      Risposta
      • Ho sciolto 1 kg di zucchero in un 1 litro di vino (per una liquer di prova). Quanta liquer devo usare per bottiglia?

        Risposta
        • 20 cc a bottiglia

          Risposta
  • Buongiorno,
    Ho acquistato il vostro volume “ spumante fai da te” ,
    vorrei chiedere se è possibile utilizzare del vino acquistato (pinot nero e chardonnay in parti uguali) per poi imbottigliarlo a marzo ed eseguire tutte le operazioni di spumantizzazione metodo classico indicate nel vs. volume.
    Grazie per la cortese attenzione.

    Risposta
    • Buongiorno Enrico,

      Grazie per aver acquistato l’ebook. Ci auguriamo che sia di tuo gradimento e un buon alleato nella produzione del tuo spumante!
      Per quanto riguarda la domanda, si, è possibile utilizzare vino acquistato. È fondamentale però tenere conto delle caratteristiche imprescindibili che deve avere. Come viene sottolineato nell’ebook, il vino base deve venire da uve sane, provenienti da una vendemmia anticipata e deve aver subito tutte le operazioni necessarie prima di passare alla fase di spumantizzazione. La qualità del vino base è fondamentale per ottenere un buon risultato finale.
      Ti consiglio di fare questo tipo di verifiche prima dell’acquisto.
      Per altri dubbi siamo qui.
      Buon lavoro!

      Risposta

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