Sulla vinificazione del rosso
Domanda di Francesco:
sto provando a fare un poco di vino in una stanza del mio
appartamento.sono alla fase della pigiatura e vasca.ho
utilizzato circa 100 kg di AGLIANICO.che consigli mi
date?????
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Risposta:
Salve Francesco,
ti racconto come noi facciamo un ottimo vino rosso:
facciamo la pigiadiraspatura (e in questo momento mettiamo
il metabisolfito nella quantita prevista che dipende dalla
quantità e dallo stato dell’uva);
misuriamo subito il grado zuccherino del mosto per le
eventuali successive correzioni (deve essere almeno 18°
corrispondente ad un previsto 12 ° alcolici per il vino
ottenuto) e si lascia nel tino;
il giorno dopo le bucce saranno salite in superficie
formando il cosidetto “cappello” che si deve abbassare –
affondare nel liquido almeno ogni 12 ore allo scopo di
evitare il pericolo di una eventuale acetificazione;
inoltre con l’immersione delle bucce si favorisce
l’estrazione del colore dalle stesse, si arieggia il mosto,
si distribuiscono i lieviti e si elimina l’eccesso di
anidride carbonica; la temperatura ideale da tenere durante
la fermentazione del rosso è di circa 24 °C;
ogni mattina, controlliamo il calo del grado zuccherino per
verificare il buon andamento della fermentazione e quando
il grado zuccherino raggiunge il valore di 1 o 2
sviniamo, cioè separiamo il vino dalle bucce e dalle fecce
inviandolo in un altro tino ( se però si vuole fare un vino
da bere giovane, si svina quando il mostimetro raggiunge un
valore di 3 – 5 gradi zuccherini);
il vino lo mettiamo nelle damigiane, per la prevista
fermentazione lenta, che quindi vanno chiuse con i tappi
ebollitori;
le bucce vanno torchiate (spremute)in maniera leggera così
chè il liquido ottenuto si possa aggiungere al resto del
vino (una eventuale successiva torchiatura va tenuta a
parte);
dopo 10-15 giorni si travasa per separare i fondi (1°
travaso);durante questo travaso, se necessario, facciamo
una chiarificazione aggiungendo il prodotto dedicato,
mescolando bene, facciamo poi un 2° travaso dopo 10-15
giorni e un terzo a fine febbraio-inizio marzo.
Se hai bisogno di uteriori spiegazioni scrivimi ancora.
Sperando di essere stato esauriente ti auguro “buon vino” e
ti invio molti saluti, Guido